Il Gabbiamodo
Il GABBAMODO è il giornalino che i giovani dell'oratorio maschile (i fratelli Sala Natale e Pierangelo, Villa Luigi e Dell'orto Giancarlo) pubblicarono esordendo in occasione della festa dell'oratorio il 20 settembre 1959.
Il contesto era problematico e irto di difficoltà: l'oratorio era stato traslocato da poco nella nuova struttura in via Domenico Savio e le polemiche sulla nuova sede non erano ancora sopite.
L'accesso appariva difficoltoso per l'attraversamento di via Matteotti, allora molto trafficata, e faticoso per chi era abituato nel centro del paese.
Il titolo stesso promuoveva un atteggiamento impertinente e bizzarro, quasi a farsi beffe del prossimo, come è spesso nelle corde dei giovani.
L'iniziativa editoriale durò poco e si spense dopo soli tre numeri per essere ripresa qualche anno dopo, in tempi più maturi, con IL BATTACCHIO.
Da evidenziare alcuni aspetti importanti che segnano la storia dell'oratorio maschile:
1) la presenza del parroco Don Nemesio come direttore responsabile che si rivolge ai giovani con un "Carissimi figliuoli..." E' la conferma della sua visione che vedeva negli oratori, maschile e femminile i due polmoni della parrocchia, indispensabili e determinanti per la vita e la salute della parrocchia stessa.
2) La posizione del giovane assistente Don Luigi Corti, deluso per la scarsa presenza e l'apatia dei giovani e preoccupato per il futuro dell'oratorio stesso.
Don Luigi uscirà da questa situazione con un appello ai giovani che segnerà il definitivo inizio delle attività oratoriane.
Il GABBAMONDO descrive quindi e documenta i primi passi del nuovo oratorio
maschile
Il contesto era problematico e irto di difficoltà: l'oratorio era stato traslocato da poco nella nuova struttura in via Domenico Savio e le polemiche sulla nuova sede non erano ancora sopite.
L'accesso appariva difficoltoso per l'attraversamento di via Matteotti, allora molto trafficata, e faticoso per chi era abituato nel centro del paese.
Il titolo stesso promuoveva un atteggiamento impertinente e bizzarro, quasi a farsi beffe del prossimo, come è spesso nelle corde dei giovani.
L'iniziativa editoriale durò poco e si spense dopo soli tre numeri per essere ripresa qualche anno dopo, in tempi più maturi, con IL BATTACCHIO.
Da evidenziare alcuni aspetti importanti che segnano la storia dell'oratorio maschile:
1) la presenza del parroco Don Nemesio come direttore responsabile che si rivolge ai giovani con un "Carissimi figliuoli..." E' la conferma della sua visione che vedeva negli oratori, maschile e femminile i due polmoni della parrocchia, indispensabili e determinanti per la vita e la salute della parrocchia stessa.
2) La posizione del giovane assistente Don Luigi Corti, deluso per la scarsa presenza e l'apatia dei giovani e preoccupato per il futuro dell'oratorio stesso.
Don Luigi uscirà da questa situazione con un appello ai giovani che segnerà il definitivo inizio delle attività oratoriane.
Il GABBAMONDO descrive quindi e documenta i primi passi del nuovo oratorio
maschile