Il Battacchio

Il Battacchio

All’inizio degli anni ’60 l’oratorio maschile di via Domenico savio era diventato il centro di tutte le attività giovanili in Agrate.
Solo lì, infatti, c’erano gli impianti sportivi per il calcio, pallavolo, pallacanestro e un improvvisato campo da tennis in asfalto. Il calcio ovviamente la faceva da padrone.

Il circolo giovanile proponeva e organizzava iniziative culturali come i cineforum per l’educazione cinematografica, momenti sociali come i carri allegorici a Carnevale, la rappresentazione della passione a Pasqua o il Presepe vivente a Natale, viaggi per conoscere il mondo, contatti e aperture mirate secondo il progetto educativo.

Il Battacchio era lo spazio di dibattito e l’organo ufficiale di riferimento per tutto il mondo giovanile oratoriano.
Ecco come esso appare dalla descrizione nel libro "Don Nemesio" edito dalla Parrocchia nel 2007.

Don Luigi Corti era arrivato in Agrate da alcuni anni come coadiutore dell’oratorio maschile e aveva trovato una situazione preoccupante. L’oratorio era stato trasferito da poco dalla vecchia struttura fatiscente di via Marco alla nuova sede in via Domenico Savio, allora estrema periferia del paese.

In via Marco sorsero tre condomini e in via D. Savio i fertilissimi e irrigui prati di Fregina ospitarono l’imponente costruzione oratoriana con gli annessi impianti sportivi a far da compagnia alla chiesa, voluta da don Nemesio alcuni anni prima progettata con dimensioni per una seconda parrocchia in Agrate. Il tutto non senza discussioni e polemiche.

Si era così creata una diaspora per le difficoltà dei giovani a raggiungere il nuovo oratorio che appariva lontanissimo, grandissimo, difficilissimo da animare e da gestire.

Fu così che don Luigi, per superare lo scoramento e recuperare la situazione, prese il coraggio a due mani e indirizzò una lettera personale ai pochi giovani che si affacciavano timidamente negli ampi locali. Il titolo “Destati è l’ora” è stato adottato come manifesto del nascente giornalino che creerà e trascinerà il Circolo giovanile fino al fatidico 3 luglio 1966, giorno del diktat di don Nemesio.

Da segnalare sul primo numero, a pag.3, l’articolo “Agratese d’adozione” del maestro Enzo Bontempi, un’istituzione nella scuola elementare di Agrate. E’ una dichiarazione di affetto e un programma di lavoro culturale e sociale di livello superiore.


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