Alfredo Vismara

Alfredo Vismara


CENNI BIOGRAFICI


Alfredo Vismara nasce ad Agrate Brianza, dove risiede, nel 1945.
All’età di cinque anni entra nell’istituto Casa Divina Provvidenza di Como, dell’Opera don Guanella, dove scopre la passione per il disegno e la figura umana, copiando una Madonna stilizzata riprodotta sulla lavagna da un assistente, rielaborandola in breve tempo in forme realistiche. Successivamente, durante le vacanze estive frequenta ad Agrate la bottega del pittore Piero Brambilla del quale apprezza la sintesi delle opere in ceramica che cerca di imitare, e l’astrattismo di alcune pitture. È comunque maggiormente interessato al mondo rinascimentale conosciuto attraverso il fratello Calimero, che gli è di riferimento anche nel disegno e nella ricerca dello sfumato.

Dopo le classi elementari sceglie di proseguire gli studi presso il seminario guanelliano, dove autonomamente prosegue la ricerca artistica attraverso la copia e l’interpretazione di opere dei grandi maestri, quali Botticelli, Leonardo e Michelangelo, che considererà sempre i suoi veri docenti. Purtroppo i migliori disegni del periodo sono andati persi durante l’allestimento di una mostra oratoriana ad Agrate.

Dopo la morte della madre, da adolescente interrompe gli studi classici e, tornato in famiglia, è costretto ad inserirsi nel mondo lavoro, non abbandonando mai comunque la ricerca grafica da autodidatta. Per la creatività, trova uno sfogo nell’ambiente oratoriano, ove si impegna collaborando come illustratore al “Battacchio” e nella realizzazione di carri di carnevale e presepi viventi. Da questi ultimi prende lo spunto per dar vita ad un suo sogno da bambino, creando le prime due edizioni della Passione di Cristo (1964/1965). Sacre rappresentazioni al cui successo hanno contribuito l’entusiastico sostegno di don Luigi Corti e la straordinaria collaborazione di molte persone (donne, uomini adulti e giovani) della comunità parrocchiale. Le rappresentazioni avrebbero dovuto trovare compimento in progetti sempre più ambiziosi negli anni successivi, ma l’improvviso turbolento allontanamento da Agrate di don Luigi ne determina l’interruzione.

Durante il breve periodo di servizio militare, è osservato mentre disegna da alcuni commilitoni con diploma di maturità artistica, i quali valutando le sue qualità grafiche superiori alle loro, lo sollecitano a intraprendere studi d’arte. Per questo sfruttando ripetuti congedi per malattia, trova un lavoro temporaneo che gli permette di frequentare lezioni private presso un professore di Milano che garantisce in due anni la preparazione alla maturità artistica. Ad incoraggiarlo in tale impresa ha zia Stella, sorella della madre.

Il parroco don Nemesio in seguito alla conoscenza del progetto, commenta: «L’è una perdita da temp…». Cosa che sembra attuarsi nel momento in cui, al termine del primo anno, il professore gli comunica che deve scegliersi per l’anno successivo un altro insegnante per le materie scientifiche: un autentico dramma per la sua precaria situazione economica!

Grazie però alla provvidenziale presentazione come operatore oratoriano, di don Luigi presso l’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, ottiene un posto come educatore che gli permette di iscriversi all’Accademia Cimabue di Milano, e conseguire l’anno successivo la maturità presso il Liceo Artistico di Brera.

Dalla consapevolezza della minore padronanza del colore, rispetto alla grafica, e dalla elementare esperienza del modellato fatta da bambino nella bottega del pittore Brambilla, decide di frequentare il corso quadriennale di scultura dell’Accademia di Brera, sotto la guida del grande maestro Francesco Messina, scelto dopo aver osservato le immagini del suo monumento a Pio XII. Suo assistente è Enrico Manfrini, scultore di Paolo VI.

Mentre frequenta il terzo anno sostiene con successo l’esame di abilitazione all’insegnamento di Educazione Artistica per le Scuole Medie, ma purtroppo iniziano anche a manifestarsi seri problemi di salute, che lo accompagneranno con complicazioni varie per sempre.

L’anno successivo Messina disgraziatamente per età abbandona Brera, sostituito da Dino Basaldella, un artista non figurativo con il quale Vismara non si trova a suo agio. Nel frattempo ottiene la cattedra per l’insegnamento in due paesi del circondario di Milano. Eventi e situazioni che lo inducono a non sostenere gli esami finali dell’Accademia e ad abbandonare il lavoro presso la Sacra Famiglia per dedicarsi definitivamente solo all’insegnamento.

L’attività scolastica gli permette di continuare la ricerca personale nell’ambito della scultura, accogliendo suggerimenti dal contemporaneo e scavando nella tradizione, quasi per esaltare quel senso di immutabilità presente nell’intimo dell’uomo. Per scelta raramente partecipa a rassegne d’arte, ma diverse volte è invitato ed espone alla mostra di Arte Sacra di san Simpliciano in Milano.

Piero Brambilla, venuto a conoscenza della partecipazione di Vismara alla mostra d’Arte Sacra di Bussero (1975), invita il suo critico Mastrolonardo, il quale alla domanda se nelle opere di Vismara fosse presente l’influsso del maestro Messina, risponde «Macché Messina! Qui c’è Donatello!».

Sempre per scelta acconsente ad eseguire solo opere che lo leghino a luoghi o a persone che gli permettano di dare espressione al suo sentire. La sua opera è infatti richiesta da persone con le quali esiste un legame affettivo, come i guanelliani, tra cui l’artista si sente in famiglia.

Per il centenario della loro Casa Madre in Como (1986), il presidente del Senato Amintore Fanfani, invitato ad inaugurare la composizione di diversi pannelli bronzei realizzati da Vismara, commenta: «Questo giovane farà parlare di sé».

Il Superiore Generale dei Guanelliani non esita a presentarlo al Cardinal Martini come scultore della Congregazione, per realizzare la statua di san Luigi Guanella per il duomo di Milano, previa valutazione della Veneranda Fabbrica del Duomo. Quando l’artista presenta la sua documentazione fotografica all'ingegner Ferrari da Passano, direttore della Fabbrica del Duomo e all'architetto Brivio, l’ingegnere afferma: «Lei può fare di tutto. Dalla sua documentazione, possiamo ritenerci tranquilli di affidarle l'incarico di eseguire la statua». E la statua viene infatti inaugurata il 25 aprile 1987.

Nel 1990 per presentare l’unica personale della sua produzione artistica nel nuovo palazzo comunale di Agrate Brianza, incontra il critico Enzo Fabiani, che appena ha modo di vedere le fotografie delle opere, esclama: «Ma lei dove è stato fino adesso?!»; e Vismara: «Non si illuda, noi non ci vedremo più».

Padre Ricciardi riesumatore del Vaticano, che lo vorrebbe suo collaboratore, mentre osserva il corpo in resina e cera, contenente i resti della Beata Bosatta, realizzato dall’artista (1991), commenta fra sé e sé: «Non so se le suore si rendano conto che con questo lavoro Vismara non ha realizzato solo un'opera d'arte. Qui c'è sentimento; c’è l’anima!».

Dove Vismara fosse e dove sia giunto dal punto di vista artistico non se lo è mai chiesto. Il dato di fatto è che ha sempre cercato, per quanto gli è stato consentito esprimersi, di rimanere legato al senso del bello e dell’espressivo, dettato da una cultura classica e antica quanto l’uomo. Una eleganza e un vigore attraverso i quali, come scrive Fabiani nell’opuscolo della mostra: «Le figure (e aggiungerei anche le sagome) sembrano animate da quello “spirito della danza” che sarebbe, secondo Wagner, il lievito della “Settima” di Beethoven; inteso come aspirazione a qualcosa di metafisico o trascendente».

MOSTRE

1966 - Torino - Palazzo Carignano (figurino)
1969 - Meda - Edificio comunale
1975 - Bussero - Scuole comunali
1976 - Brugherio - Galleria Lascaux
1980 - Belluno – Chiesa sconsacrata (Concorso porte del duomo)
1984 - Milano - Basilica di san Simpliciano
1984 - Bussero - Auditorium biblioteca comunale
1985 - Milano - Basilica di san Simpliciano
1985 - Ponte di legno - Museo d’Arte Sacra
1986 - Subiate inferiore - Chiesetta di sant’Ambrogio
1988 - Milano - Basilica di san Simpliciano
1989 - Milano - Basilica di san Simpliciano
1990 - Agrate - Edificio comunale - personale.

INAUGURAZIONI OPERE
1975 - 1° venerdì di Quaresima Via Crucis - parrocchia di S Zenone - Omate di Agrate Brianza (MB) (Don Michele Longatti parroco di Omate)
1981 - 25 ottobre Porte santuario della Madonna del Lavoro (parrocchia di S. Salvatore) - Nuova Olonio di Dubino (So) (Don Pietro Pasquali Superiore Generale “Servi della Carità”)
1981 - 31 ottobre: Statua S. Luigi Guanella con bambino - Villaggio delle Ginestre - Recanati (Mc) (Mons. Tarcisio Carboni vescovo di Macerata)
1982 - 5 luglio Busto madre Ada Bianchi - Convento Serve di Gesù Cristo - Agrate Brianza (MB) (Card. Carlo Maria Martini arcivescovo di Milano)
1984 - 28 ottobre Pannelli B. Chiara Bosatta - Casa san Giuseppe di Belgioioso (Pv) (Mons Antonio Giuseppe Angioni vescovo di Pavia).
1986 - 25 ottobre Pannelli con storia fondazione Casa Divina Provvidenza - Como (On. Amintore Fanfani Presidente del Senato della Repubblica)
1987 - 25 aprile Statua S. Luigi Guanella - Duomo di Milano (Card. Carlo Maria Martini arcivescovo di Milano)
1987 - 3 maggio Pannello del buon samaritano - Casa Madonna del lavoro - Nuovo Olonio.di Dubino (So) (Don Pietro Pasquali, Superiore Generale “Servi della Carità”)
1988 -10 aprile Presbiterio chiesa parrocchiale S: Nicola – Villa santa Maria (Ch) (Padre Luigi Affoni Preposito Generale padri Caracciolini)
1990 - 25 marzo Monumento B. Clemente Vismara - Agrate Brianza (MB) (Dott. Franco Mattavelli sindaco di Agrate Brianza - don Agostino Meroni parroco - padre Giacomo Girardi Superiore Generale del PIME).
1991 - 6 ottobre Cappella della Vita - Agrate Brianza (MB) (Dott. Franco Mattavelli sindaco di Agrate Brianza - don Agostino Meroni parroco)
1992 - 1- giugno Vetrate in S. Maria - Agrate Brianza (MB) (Don Agostino Meroni parroco di Agrate Brianza (MB)
1993 - 15 aprile Cappellina B. Chiara Bosatta - Chiesa di S. Ambrogio ad Nemus - Milano (Mons Teresio Ferraroni emerito vescovo di Como)
1997 - 31 maggio Pannello Centenario Casa Madre “Figlie di S. Maria della Provvidenza” - Istituto S. Maria - Como Lora (Mons. Ruffini vicario del vescovo di Como)
2000 - 4 aprile Statua di S. Luigi Guanella - Fratta Polesine (Rv) (Mons. Martino Gomiero vescovo di Adria-Rovigo - mons. Alessandro Maggiolini vescovo di Como - mons. Daniel abate di Lendinara (Rv)
2000 - 13 maggio Monumento a S. Luigi Guanella - Casa Madonna del lavoro - Nuovo Olonio di Dubino (So) (Mons. Alessandro Maggiolini vescovo di Como - don Nino Minetti Superiore Generale “Servi della Carità” – autorità civili)
2000 - 4 giugno Statua B. Chiara Bosatta - Fratta Polesine (Rv) (Mons. Daniel abate di Lendinara (Rv))
2002 - 26 luglio Altorilievo di S. Anna, S. Gioacchino e Maria bambina - Chiesa di s. Anna - Cascina Morosina di Agrate Brianza (MB) (Don Agostino Meroni parroco di Agrate (MB)
2002 - 12 agosto: Monumento a S. Francesco Caracciolo - Villa Santa Maria (Ch) (Mons. Edoardo Menichelli vescovo di Chieti)
2005 - 23 ottobre Monumento ai genitori di S. Luigi Guanella e alla sorella Caterina - Fraciscio di Campodolcino (So) (Don Nino Minetti Superiore Generale “Servi della Carità” - don Remigio Oprandi Provinciale - sig. Guanella sindaco di Campodolcino)
2006 - 1 ottobre Tondo don Benedetto Galbiati – Agrate Brianza (MB). (Adriano Poletti sindaco di Agrate Brianza (MB)- don Mauro Radice parroco)
2008 - 1 novembre Cappella della Memoria dei “Servi della Carità” defunti - Santuario del Sacro Cuore - Como (Don Alfonso Crippa Superiore Generale “Servi della Carità”)
2009 - 21 giugno Monumento a S. Luigi Guanella - Campodolcino (So) (Don Rodolfo Sterlocchi pronipote di don Guanella - mons. Battista Galli Vicario episcopale di Sondrio - don Alfonso Crippa Superiore Generale “Servi della Carità” - don Remigio Oprandi Provinciale - nuovo sindaco di Campodolcino).
2011 - 9 marzo Monumento ai Fiori recisi (giovani falciati da incidenti automobilistici) - Agrate Brianza (MB). (Dott. Ezio Colombo sindaco di Agrate Brianza (MB) - don Mauro Radice parroco)
2012 - 14 giugno Statua del B. Clemente Vismara - chiesa parrocchiale - Agrate Brianza (MB). (Mons. Ennio Apeciti - diocesi di Milano))
2014 - 15 novembre Busto del B. Clemente Vismara - Casa madre del PIME – Milano (Confratello missionario del PIME)

RICONOSCIMENTI
1987 - 10 ottobre - Premio riconoscimento assemblaggio cultura Milano Spoleto (Mi).
2002 - 12 agosto - Cittadinanza onoraria di Villa Santa Maria Ch)
2011 - 2 ottobre - Assegnazione del Gelso d’oro dal comune di Agrate Brianza (MB)